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Casa e Psicologia
Se gli occhi sono lo specchio dell' anima, la casa è sicuramente lo specchio della psiche...
Ebbene si.. la correlazione tra spazio ed emozioni è indiscussa e ciò che avviene dentro viene riproposto fuori...
Non solo dello stile, del gusto personale, la casa parla anche del nostro mondo interiore.
Perché lo spazio di vita è così fortemente rappresentativo del mondo interiore del soggetto che lo vive?
La casa è solitamente intesa come un contenitore protettivo, una sorta di nido che contiene e dovrebbe proteggere. Si stabilisce dunque tra il soggetto e la propria casa la proiezione dei propri stati d’animo.
Osserviamo quindi la nostra casa per conoscerci un pò meglio..
Disordinati cronici? Oppure è capitato solo in alcuni momenti ?
Profilo psicoanalitico di un soggetto disordinato.
Secondo la psicoanalisi l’attitudine al disordine nasconde l’incapacità di prendere delle decisioni e di conseguenza di assumersi precise responsabilità, dando l’impressione di essere disponibili a ogni tipo di compromesso. Una maniera per evitare di guardarsi dentro e quindi di riconoscere chiaramente i propri limiti. Proprio per questo si tende a lasciare le situazioni in sospeso, senza soluzione, o si rinviano le decisioni, proprio come si lasciano gli oggetti sparsi per casa.
Secondo la psicoanalisi l’attitudine al disordine nasconde l’incapacità di prendere delle decisioni e di conseguenza di assumersi precise responsabilità, dando l’impressione di essere disponibili a ogni tipo di compromesso. Una maniera per evitare di guardarsi dentro e quindi di riconoscere chiaramente i propri limiti. Proprio per questo si tende a lasciare le situazioni in sospeso, senza soluzione, o si rinviano le decisioni, proprio come si lasciano gli oggetti sparsi per casa.
Spesso la casa, ossia l’organizzazione interna di essa, può rappresentare e coincidere con il mondo interiore del soggetto, nel senso che può essere lo specchio dello stato d’animo confusionale della persona. Se questa è afflitta da alcuni pensieri oppure sta trascorrendo una fase di confusione rispetto a decisioni che deve prendere, ecco che il disordine diventa la spia di tale scombussolamento.
Normalmente il disordinato evita di avere progetti o considera le diverse situazioni a distanza, a grandi linee e senza aderirvi completamente. Secondo gli esperti psicologi, il disordine è una modalità di evitamento, un meccanismo di difesa inconscio grazie al quale si impara fin da piccoli a sottrarsi alle scelte proteggendo la propria personalità dal timore che il passo compiuto possa portare ad una perdita. Ma ci sono anche dei vantaggi: le persone così riescono sempre a trovare ciò che cercano immerso nel proprio caos perché seguono una logica creativa, basata sulla memoria visiva, i raggruppamenti di oggetti.
E gli ordinati?
Profilo psicoanalitico di un soggetto ordinato.
Fare ordine significa invece prendere delle decisioni, valorizzare alcune situazioni a discapito di altre, aver il coraggio di esporsi in prima persona e subirne le conseguenze. L’ordinato ha anch’egli le sue piccole e moderate gioie personali. Ad esempio giudica negativamente e con senso di superiorità i disordinati. La vittoria maggiore la ottiene quando riesce a mettere le mani nel caos di costoro: dal momento che mentalmente considera l’ordine un bene e il disordine un male, pretende di far pulizia ovunque, classificando, impilando, raccogliendo e cestinando ad esempio il materiale sulla scrivania del collega, perseguendo convinto questa specie di crociata personale. Portato all’estremo, il carattere dell’ordinato è permaloso, rigido nei giudizi, poco propenso a comprendere scherzi e battute, nei casi estremi un soggetto esageratamente ordinato ha difficoltà ad amare e a lasciarsi andare.
Fare ordine significa invece prendere delle decisioni, valorizzare alcune situazioni a discapito di altre, aver il coraggio di esporsi in prima persona e subirne le conseguenze. L’ordinato ha anch’egli le sue piccole e moderate gioie personali. Ad esempio giudica negativamente e con senso di superiorità i disordinati. La vittoria maggiore la ottiene quando riesce a mettere le mani nel caos di costoro: dal momento che mentalmente considera l’ordine un bene e il disordine un male, pretende di far pulizia ovunque, classificando, impilando, raccogliendo e cestinando ad esempio il materiale sulla scrivania del collega, perseguendo convinto questa specie di crociata personale. Portato all’estremo, il carattere dell’ordinato è permaloso, rigido nei giudizi, poco propenso a comprendere scherzi e battute, nei casi estremi un soggetto esageratamente ordinato ha difficoltà ad amare e a lasciarsi andare.
Lessico psicoanalitico
Comprare scatole nuove per mettere ordine significa ottimismo.
Non riuscire a buttare le confezioni esterne (Scatoline medicinali, profumi ecc) in molti casi è un soggetto che ha vissuto un passato abbandonico. La stessa cosa vale per chi non riesce a buttare le etichette. Ma in questi casi è mancata più la figura del padre.
Chi ha la mania di conservare ogni tipo di scatola è in genere un soggetto ansioso o introverso. Caratterialmente è un soggetto gelosissimo delle proprie cose e non ama la condivisione.
Chi nel fare ordine tende a buttare le cose più che ordinarle sta reagendo a un conflitto interiore sentimentale.
chi nel fare ordine tende a conservare cose molto inutili sta subendo un conflitto sentimentale.
Comprare scatole nuove per mettere ordine significa ottimismo.
Non riuscire a buttare le confezioni esterne (Scatoline medicinali, profumi ecc) in molti casi è un soggetto che ha vissuto un passato abbandonico. La stessa cosa vale per chi non riesce a buttare le etichette. Ma in questi casi è mancata più la figura del padre.
Chi ha la mania di conservare ogni tipo di scatola è in genere un soggetto ansioso o introverso. Caratterialmente è un soggetto gelosissimo delle proprie cose e non ama la condivisione.
Chi nel fare ordine tende a buttare le cose più che ordinarle sta reagendo a un conflitto interiore sentimentale.
chi nel fare ordine tende a conservare cose molto inutili sta subendo un conflitto sentimentale.
Concludendo quindi potremmo dire che se esiste questa forte correlazione tra interno e spazio esterno e se le emozioni sono in grado di condizionare l' ordine delle nostre case sarà vero anche il contrario e cioè che ricollocando e riorganizzando i nostri spazi potremmo riordinare pensieri e sentimenti.
Come sono le vostre case?
Leggi anche Feng Shui l' antica arte cinese del riposizionamento per vivere in armonia ⚘
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